Dopo essersi diplomata al liceo artistico Alessandro Volta di Pavia, la sua città natale, Alessia Panza aveva deciso di iscriversi all’università.
«Ma poi non ho trovato un indirizzo che mi convincesse pienamente, una mia professoressa mi ha parlato dell’opportunità offerta da Fondazione Cologni e ho deciso di cogliere al volo questa occasione. Ora so che non avrei potuto prendere una decisione migliore». Nei laboratori dell’Argenteria Ganci dove la ragazza svolgerà il tirocinio, fino a maggio 2018, non è solo Alessia a essere così soddisfatta: anche Giovanna Morandino, figlia di quel Giuseppe che nel 1960 rilevò la storica argenteria milanese fondata nel 1926, e Giuliano Martini, l’artigiano incaricato di seguire la formazione di Alessia, sono entusiasti. «Negli anni ho lavorato con diversi giovani, ma ne ho visti pochi come lei», chiosa Martini. «Per fare questo mestiere bisogna avere umiltà e curiosità, oltre a una predisposizione a lavorare il metallo. Tutte qualità che Alessia possiede». Tanto che in pochi mesi la ragazza è già stata avviata alla cesellatura.